Expo

Gabriella Crivelli vine e lavora a Obino. Dopo un periodo dedicato alla fotografia e alla relativa stampa in bianco e nero, ha ampliato il campo visivo emotivo e cromatico attraverso corsi di disegno e di pittura ad acquarello tenuti da Mäggi Schuhmacher nella nella luminosità campagna toscana.
Successivamente è passata alla copia del nudo con Giulia Fonti  e con Gabriela Spector con la quale ha approfondito le tecniche artistiche precedenti affrontando ulteriori attività disegnative. Ha inoltre seguito corsi di Storia dell’arte presso la nuova Accademia di Architettura di Mendrisio.

Guido Santinelli è un fotografo auto-didatta che da decenni scatta, raccoglie immagini e ricordi di vita a Chiasso e dintorni. Santinelli usa la macchina fotografica per registrare atmosfere, giochi di luce, stati d’animo, per catturare l’attimo fuggente, sulle strade, nelle piazze, ai mercati e alle feste popolari del nostro territorio.

Ognuno di loro ha una storia personale alle spalle, ed ognuno si è avvicinato alla pittura per un motivo diverso; quello che però li unisce è la forza e la nuova concezione di sé che hanno appreso grazie al percorso creativo intrapreso.

Da liberi fotografi, non professionisti, hanno catturato momenti introspettivi che fondano il nostro benessere primario: la vicinanze tra le persone, la natura e gli animali, la socialità, la contemplazione e la fedele alleanza tra esseri viventi, archetipi junghiani imprescindibili all’esistenza.

Axel Gradito è un giovane artista iscritto al bachelor in pittura e arti visive all’accademia NABA di Milano.
Nel 2013 ha vinto il concorso indetto dalla fondazione SOS Villaggi dei Bambini.
Recentemente ha ideato un evento che ha per tema le ferrovie di Chiasso negli anni ’50–’70.

Uno sguardo appassionato sul mondo del tango argentino, delle passioni, emozioni ed equilibrismi tecnici e ritmici che questo tipo danza comporta.

Uno sguardo sui risvolti causati dalla pandemia sugli anziani ricoverati presso gli Istituti Sociali di Chiasso. Confinati, malati, costretti a misurarsi con una situazione di cui sfuggiva loro il senso. Il colore, come terapia per affrontare tutto questo. La visione delle opere è libera.